Meglio scegliere un camino a bioetanolo o i camini moderni a legna?
La realizzazione caminetti su misura impreziosisce gli spazi domestici. Da tempo, le principali aziende del settore sperimentano diverse alternative che si distinguono principalmente per il tipo di combustibile utilizzato. Qui vogliamo comparare il camino a bioetanolo con i modelli a legna di ultima generazione. Non esistendo una soluzione “perfetta” per qualsiasi contesto, vogliamo identificare le migliori performance e le lacune delle due tecnologie.
Camini a bioalcool: vantaggi e svantaggi
- Prestazioni termiche – I camini a bioetanolo hanno prestazioni termiche discrete (il potere calorifero è superiore al pellet). Tuttavia, per sfruttare al meglio questa soluzione è meglio scegliere le alternative ventilate (più costose).
- Emissioni – Il bioetanolo non produce fumi dannosi per l’ambiente o per l’essere umano. Inoltre, non emana odori. Unica pecca è la produzione di CO2.
- Costi – A fronte di una manutenzione particolarmente ridotta, per l’installazione potrebbe essere necessario eseguire dei lavori di muratura. I costi più elevati sono, certamente, quelli dovuti per il combustibile. Altrettanto rilevanti sono i prezzi dei camini più evoluti.
Camini di design a legna: prestazioni
- Prestazioni termiche – I nuovi camini a pellet e legna sono apprezzati per le prestazioni. Con sole due ricariche, è garantita l’autonomia per 24 ore anche se il potere calorifero è minore del bioetanolo.
- Emissioni – La legna è una delle fonti energetiche che produce più polveri sottili PM10 anche considerando l’efficienza dei nuovi modelli. Il risultato più evidente di questo dato è la produzione di cenere che deve essere smaltita.
- Costi – I camini a legna sono parte della tradizione dell’abitare e i costi di realizzazione dipendono dai dettagli. Tuttavia, i prezzi del combustibile sono fra i più bassi sul mercato.
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