Dopo un primo momento di entusiasmo e di crescita sul mercato, le tecnologie termiche a biomasse (caminetti e stufe a pellet e a legna) sono state oggetto di studi che ne hanno dimostrato l’impatto ambientale negativo dovuto all’alta produzione di polveri sottili. Da quel momento, le principali aziende produttrici hanno investito nello sviluppo di soluzioni di nuova generazione capaci di assicurare standard di efficienza elevati e, allo stesso tempo, emissioni limitate.
L’impatto ambientale di stufe a pellet e a legna
Riscaldarsi comporta l’emissione di sostanze nocive per l’ambiente. I due fattori distinti che danneggiano l’ecosistema sono le polveri sottili (causa dell’inquinamento nell’aria) l’anidride carbonica (causa del surriscaldamento globale). Da sempre, pellet e legna abbattono a valori infinitesimali le emissioni di CO2 (anidride carbonica) facendosi così preferire rispetto ai combustibili fossili sotto questo punto di vista.
Installazione stufe a pellet e a legna innovative
Le biomasse sono fonte di emissioni importanti di polveri sottili (PM10). Le aziende hanno lavorato su quest’aspetto e hanno creato alternative automatizzate che limitano drasticamente il rilascio di fumi verso l’esterno. A conti fatti, queste stufe producono una quantità di PM10 simile (in particolare il pellet che si distingue per la maggior efficienza energetica) a quella del gas e del GPL (a fronte di un rilascio di CO2 irrilevante). Oltre a questi vantaggi ambientali, il pellet e la legna si fanno apprezzare per il risparmio sulla bolletta e la capacità di assicurare la giusta temperatura.
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